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bruciore di stomaco

Bruciore di stomaco: che fastidio!

Il bruciore di stomaco è un disturbo particolarmente fastidioso che è opportuno contrastare. 
Se il bruciore è ricorrente il primo passo importante da compiere e quello di rivolgersi al medico per verificare che non vi siano cause patologiche serie che necessitino di una terapia farmacologica mirata.

Per casi di bruciore o acidità di stomaco occasionali, legati ai momenti del “dopo mangiato” o per tutti quei casi dove il medico ha già escluso patologie rilevanti, è interessante aprire il tema “bruciore di stomaco cause e rimedi”.

bruciore di stomaco
bruciore di stomaco

Cos’è il bruciore di stomaco?

Comunemente la sensazione di bruciore è preceduta ed accompagnata da una crescente sensazione di acidità che si localizza subito sotto lo sterno ma può espandersi nell’area del petto o alto addome.

E’ importante osservare la connessione tra bruciore ed acidità perchè nella grande maggioranza dei casi la sensazione dolente è determinata da un’eccessiva produzione, prolungata permanenza o lieve fuorisuscita (reflusso gastroesofageo) di acidi gastrici.

Le pareti del nostro stomaco sono infatti predisposte a tollerare e contenere l’alta acidità dei succhi gastrici che, proprio grazie a questa acidità, contribuiscono al processo digestivo da un punto di vista chimico fisico.
In questa condizione di normalità il bruciore non si manifesta perchè le pareti dello stomaco sono integre, la quantità di succhi gastrici prodotta è corretta, i tempi di digestione sono fisiologici e non vi è fuorisuscita di succhi gastrici verso l’esofago.

Prescindendo da anomalie patologiche (ulcere, irritazioni severe delle mucose gastriche, ernia iatale…) che, come detto devono essere valutate e trattate dal medico, osserviamo che alcuni fattori riconducibili allo stile di vita e soprattutto alle abitudini alimentari possono determinare un significativo incremento della produzione dei succhi gastrici e possono aumentare la permanenza di tale eccessiva quantità di succhi gastrici nello stomaco.

  • stress: consideriamo questo fattore per primo in quanto è forse la condizione di base di numerosissimi disturbi che, ormai, sono ampiamente diffusi nella popolazione moderna. Con processi non sempre chiaramente definiti dalla scienza medica, lo stress può impattare sui perfetti ma delicati equilibri fisiologici del nostro corpo modificando gli assetti ormonali, i valori di pH e, nello specifico del nostro discorso, le secrezioni dei nostri succhi gastrici
  • dieta disordinata: come indiretta conseguenza dello stress e di ritmi di vita velocissimi se non già caotici, siamo portati ad assumere i nostri pasti in modo disordinato, disorganizzato ed in tempi ristretti. “oggi non ho tempo per pranzo, bevo un caffè e via… mangio un tramezzino leggendo le mail… ceno quando mi capita… “. Questi sono tutti comportamenti che, a lungo andare, possono affliggere gli equilibri fisiologici del nostro organismo che è invece “progettato” per una certa regolarità di funzionamento.
  • assunzione continuativa di cibi difficili: grassi, spezie piccanti, bevande irritanti (caffè) …  non sono alimenti da demonizzare in assoluto ma sicuramente vanno assunti con moderazione e saltuariamente in modo di dare il tempo al nostro organismo di gestire recupero e la normalizzazione dopo un ingestione pesante.
  • grandi abbuffate: come per il punto precedente, non ci si sposa ogni giorno e quindi il “pranzo di nozze” non può venir metabolizzato tutti i giorni
  • Alchool (e fumo): difficilmente il mezzo bicchiere di buon vino al pasto potrà rappresentare un problema (per una persona sana), anzi, se correttamente sorseggiato e degustato sarà un valido aiuto per rallentare i tempi del pranzo/cena. Se invece l’alchool è un ospite fisso del nostro stomaco e se ne abusa in quantità, una variazione dell’acidità di stomaco non dovrebbe sorprenderci  

Ma quindi…

Cosa mangiare quando si ha il bruciore di stomaco?

Per rispondere a questa domanda le opinioni dei nutrizionisti sono abbastanza allineate nello sconsigliare cibi piccanti, particolarmente grassi, caffè ed alchool.

Visto che ci rivolgiamo a chi presenta un disturbo di acidità e bruciore di stomaco non così importante da richiedere diete ferree ed interventi medici, non è nostra opinione che ci si debba ridurre a riso bianco e filetti di merluzzo bolliti ma piuttosto riteniamo che vadano eliminati tutti gli eccessi (qualitativi e quantitativi) insieme a cibi e bevande rinomatamente irritanti.

Riteniamo altresì che un sforzo per cercare di regolarizzare i momenti del nostro quotidiano siano altrettanto importanti quanto la scelta dei cibi.

Due casi particolari: reflusso gastrofaringeo e bruciore di stomaco in gravidanza

Il reflusso gastrico è sostanzialmente riconducibile alla fuoriuscita dei succhi gastrici dallo stomaco attraverso la valvola che separa l’esofago dalla sacca dello stomaco.

Come abbiamo visto prima, i succhi gastrici hanno una significativa acidità per poter svolgere il loro compito di digerire gli alimenti introdotti nello stomaco. Le pareti dello stomaco sono fisiologicamente idonee a contenere questi succhi senza farsi aggredire.

La valvola che chiude l’imboccatura dello stomaco serve proprio a far si che il cibo masticato e le bevande deglutite possano entrare nello stomaco ma che i succhi gastrici non fuoriescano da esso per venire a contatto con mucose (dell’esofago) non protette per l’acidità dei succhi.

sintomi reflusso gastrico
sintomi reflusso gastrico

Quando tale valvola non funziona correttamente (per deficit fisiologico, pressione meccanica, infezione da Helicobacter Pylori ernia iatale …) si può verificare la pur minima risalita di acido cloridrico (contenuto nei succhi gastrici) che aggredisce le mucose causando forte acidità e significativo bruciore.

Seppur intuitivamente si possa indagare un caso di reflusso gastoresofageo (sensazione di bruciore ed acidità in “gola”, insorgere del bruciore in occasione dell’eruttazione o portando la testa sotto il livello del bacino…) ribadiamo la necessità di una diagnosi medica.

Acidità e bruciore di somaco in gravidanza: è un fenomeno abbastanza diffuso ed è riconducibile al fenomeno del reflusso legato a due potenziali fattori:

  • ormonale: l’aumento importante di progesterone può portare ad un “rilassamento” della valvola dello iato esofageo consentendo la risalita dei succhi gastrici;
  • meccanico: il volume del feto nell’ultimo periodo di gestazione può esercitare una pressione meccanica sull’apparato digerente della mamma causando un temporaneo ridotto funzionamento della valvola gastoesofagea.

Arriviamo quindi all’ultima domanda…

Bruciore di stomaco: cosa prendere?

Esistono in commercio numerosi prodotti che aiutano per l’acidità e bruciure: farmaci da prescrizione, farmaci da banco ed integratori naturali.

Visto tutto quanto sopra e rivolgendosi a chi non ha patologie serie per le quali sarà il medico ad indirizzare la scelta di un idoneo trattamento, la nostra proposta è di un prodotto a base naturale (ali minerali ed estratti vegetali) che consenta di controllare efficacemente l’acidità assicurando sollievo per i casi di bruciore da cattiva alimentazione, lunga digestione e reflusso (anche da gravidanza).

Integratore per il reflusso gastrico
Integratore contro il reflusso gastrico

Q-Reflux (compresse) a base di sali minerali ed estratti vegetali è indicato per abbassare i livelli di acidità (regolarizzando il pH), spegnere le sensazioni di bruciore e supportare tutto l’apparato digerente.
L’efficacia del prodotto si basa principalmente sul ricercato equilibrio dei diversi principi attivi; vediamoli in dettaglio:

  • Calcio contribuisce alla normale funzione degli enzimi digestivi;
  • Magnesio contribuisce all’equilibrio elettrolitico;
  • Mastinat® una polvere ottenuta dalla Pistacia lentiscus titolata in acidi terpenici (acidi masticonici) che, come dimostrato sperimentalmente, inibiscono la proliferazione in vitro dell’ Helicobacter pylori, agente eziologico di gastriti;
  • Malva foglie regolarità del transito intestinale;
  • Liquirizia radice: Funzionalità del sistema digerente;
  • Zenzero radice: Funzione digestiva. Regolare motilità gastrointestinale ed eliminazione dei gas. Antinausea. Contrasto di stati di tensione localizzati.

E’ importante segnalare che Q-Reflux agisce sull’acidità e bruciore senza inibire la rinomata pompa protonica ovvero quel processo che attiva la produzione di acido cloridrico. L’inibizione della pompa protonica è infatti un procedimento oggetto di vari studi per valutarne gli effetti collaterali.

Due compresse al giorno (possibilmente lontano dai pasti) per un paio di settimane per i casi più fastidiosi oppure 1-2 compresse al bisogno.

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